1) LIBRETTO FAMIGLIA
Per le persone fisiche:
È un nuovo strumento che serve a pagare prestazioni
occasionali per piccoli lavori domestici come pulizia, manutenzione. Ma anche
servizi di baby-sitting, nidi privati e pubblici, assistenza a bambini,
anziani, ammalati, disabili e per lezioni private. Il
valore nominale di ciascun titolo di pagamento è fissato in 10 euro lordi, utilizzabile
per prestazioni di durata non superiore a un’ora. In tale somma sono compresi
la contribuzione alla gestione separata Inps (1,65 euro), il premio
dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
(0,25 euro), il finanziamento degli oneri gestionali (0,10 euro), per un totale
di 2 euro. Il valore netto del titolo di pagamento è quindi pari a 8 euro.
ATTIVAZIONE:
È
possibile acquistarlo attraverso la piattaforma informatica Inps o in un
ufficio postale.
COMUNICAZIONE INPS
Il datore di lavoro è tenuto a trasmettere la
comunicazione all’Inps con i dati del lavoratore, le informazioni sull’attività
da svolgere e il compenso, almeno un’ora prima della prestazione ma la conferma
dovrà essere inviata solo entro il terzo giorno del mese successivo allo
svolgimento della prestazione stessa. Il lavoratore riceverà la notifica
attraverso sms o posta elettronica. Nel caso in cui la prestazione non abbia
luogo il datore di lavoro dovrà comunicare la revoca della dichiarazione trasmessa
all’Inps entro i tre giorni successivi al giorno in cui si sarebbe dovuta
svolgere l’attività programmata. In assenza di revoca l’Inps procederà al
pagamento delle prestazioni e all’accredito dei contributi e dei premi
assicurativi.
PAGAMENTO COMPENSI
Sia per il Libretto famiglia che per il Contratto di
prestazione occasionale, l’Inps provvede al pagamento del compenso al
lavoratore il 15 del mese successivo.
LIMITI
Sia il lavoratore, sia la famiglia che lo retribuisce con
i titoli di pagamento contenuti nel libretto, sono tenuti a rispettare dei
limiti economici, con riferimento all’anno di svolgimento della prestazione:
a) Massimo 2.500 euro per il complesso delle prestazioni
rese dal prestatore verso lo stesso utilizzatore.-
b) Massimo 5.000 euro di importi percepiti dallo stesso
lavoratore, considerati tutti gli utilizzatori (ad esempio se un lavoratore
sostituisce l’assistente familiare per tre diverse famiglie, non potrà
percepire più di 5.000 euro).-
c) Massimo 5.000 euro per ogni utilizzatore, considerati
più lavoratori (esempio: una famiglia che utilizza il libretto per piccoli
lavori di giardinaggio, per le ripetizioni dei figli e per l’assistenza
saltuaria a un anziano, non può superare tale soglia.-
2) CONTRATTO DI PRESTAZIONE OCCASIONALE
Per Imprese e professionisti
Il Contratto di Prestazione Occasionale è una prestazione lavorativa che non può essere acquisita da soggetti con i quali l’impresa o il datore di lavoro abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa. Possono accedervi anche le amministrazioni pubbliche per: 1) progetti speciali a favore di categorie svantaggiate; 2) lavori di emergenza per eventi naturali improvvisi; 3) attività di solidarietà in collaborazione con enti o associazioni; 4) manifestazioni sociali, sportive, culturali, caritative. L'utilizzo deve avere natura temporanea ed eccezionale.ATTIVAZIONE
Il contratto può essere attivato e gestito esclusivamente attraverso la piattaforma informatica Inps, garantendo quindi una piena e generalizzata tracciabilità dei compensi, senza passaggio di contanti e con modalità semplificate di regolarizzazione della posizione contributiva e assicurativa del lavoratore.
TETTO
Viene stabilito un compenso limite di 5 mila euro l’anno a singola impresa mentre ciascun lavoratore potrà ricevere fino a 2.500 euro l’anno dallo stesso datore di lavoro, per un massimo di 4 ore continuative al giorno per prestazione. Il limite di durata per i privati è di 280 ore l’anno oltre il quale il rapporto si trasforma in lavoro a tempo pieno indeterminato. Il compenso minimo orario è pari a 9 euro.
VALORE
Il compenso orario minimo è pari a 9 euro netti (nel settore agricolo è invece pari all’importo della retribuzione oraria delle relative prestazioni di natura subordinata) e 12,28 euro lordi. Il compenso non può essere inferiore a 36 euro per prestazioni di durata non superiore a 4 ore continuative nell’arco della giornata, fatto salvo quanto stabilito per il settore agricolo.
L’impresa versa alla Gestione separata Inps i contributi previdenziali di 2,97 euro pari al 33% e la quota per la copertura assicurativa Inail di 0,31 euro pari al 3,5%.
DIVIETI
Non possono ricorrere le imprese con più di 5 lavoratori a tempo indeterminato e non solo quelle agricole, ma anche edilizie. Possono accedervi tutti i lavoratori ma i compensi sono computati in misura del 75% dell’importo qualora il lavoratore sia titolare di pensione di vecchiaia o di invalidità, o un giovane under 25 iscritto all’università o comunque a scuola, o un disoccupato (che percepisce l’indennità) o un percettore di sostegni al reddito.
DIRITTI
Il lavoratore ha diritto all’assicurazione contro l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti e a quella contro gli infortuni e le malattie professionali, nonché al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali, e alla tutela della salute e della sicurezza.
FISCO
Il compenso percepito dal lavoratore è esente da imposizione fiscale, non incide sul suo stato di disoccupato ed è computabile ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it”
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