ASPI
La Riforma del Lavoro ha modificato radicalmente le misure a tutela della disoccupazione. Semplificando tutte le norme in vigore, ha introdotto un unico strumento di sostegno al reddito che si chiama ASPI.Dal 1 gennaio 2013 la nuova assicurazione andrà a sostituire l’indennità di mobilità, l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti e l’indennità di disoccupazione speciale nell’edilizia.
Interessa tutti i dipendenti del settore privato, compresi apprendisti, soci di cooperative, lavoratori dello spettacolo, lavoratori a domicilio. È garantita, inoltre, ai lavoratori del settore pubblico con contratto a tempo determinato, agli impiegati del settore agricolo, al personale artistico, teatrale e cinematografico; mentre non riguarda i dipendenti pubblici a tempo indeterminato e gli operai agricoli. L’obiettivo è fornire a chi ha perduto involontariamente il lavoro un’indennità mensile.
Per beneficiarne è necessaria un’anzianità assicurativa pari a due anni, e almeno un anno di contribuzione nel biennio precedente. La durata della prestazione è quantificata in 12 mesi per chi ha meno di 55 anni; e in 18 per chi ha 55 anni o più.
- Anno 2013
- Fino a 50 anni = 8 mesi
- Da 50 a 54 anni = 12 mesi
- Da 55 anni = 12 mesi
- Anno 2014
- Fino a 50 anni = 8 mesi
- Da 50 a 54 anni = 12 mesi
- Da 55 anni = 14 mesi
- Anno 2015
- Fino a 50 anni = 10 mesi
- Da 50 a 54 anni = 12 mesi
- Da 55 anni = 16 mesi
- Anno 2016
- Fino a 50 anni = 12 mesi
- Da 50 a 54 anni = 12 mesi
- Da 55 anni = 18 mesi
Spetta ai lavoratori inviare domanda
all’INPS per via telematica entro due mesi “dalla data di
spettanza del trattamento”, a pena di decadenza.
L'ASPI è pari al 75% per i primi sei mesi, dopo sei mesi l’ASPI viene ridotta del 15%, e ancora del 15% dopo altri sei mesi.
L’ASPI si calcola a partire dalla media mensile degli ultimi due anni utile ai fini contributivi: bisogna prendere la retribuzione totale, dividerla per il numero di settimane contributive maturate dei due anni (in genere uguale alle settimane di lavoro) ottenendo così la retribuzione media settimanale, e moltiplicare per 4,33 (numero medio di settimane in un mese: 52/12). Ottenuta così la retribuzione media mensile, si ha:
L'ASPI è pari al 75% per i primi sei mesi, dopo sei mesi l’ASPI viene ridotta del 15%, e ancora del 15% dopo altri sei mesi.
L’ASPI si calcola a partire dalla media mensile degli ultimi due anni utile ai fini contributivi: bisogna prendere la retribuzione totale, dividerla per il numero di settimane contributive maturate dei due anni (in genere uguale alle settimane di lavoro) ottenendo così la retribuzione media settimanale, e moltiplicare per 4,33 (numero medio di settimane in un mese: 52/12). Ottenuta così la retribuzione media mensile, si ha:
- ASPI pari al 75% se tale retribuzione non è oltre i 1180€ (importo annualmente rivalutabile)
- se oltre tale cifra, l’ASPI sarà 75% di 1180€ + 25% di quanto è oltre tale cifra; ma attenzione, l’ASPI non può superare l’indennità di cassa integrazione straordinaria, che per il 2012 è pari a 1119,32€ € (importo annualmente rivalutabile).
In via sperimentale, per il triennio
2013-2015, i lavoratori possono poi chiedere la liquidazione
dell'indennità dell'ASPI in un'unica soluzione di tutte le mensilità
non ancora corrisposte, se avviano l'apertura di un'attività di
lavoro autonomo, un'impresa o l'associazione a una cooperativa. La
copertura di questa misura è però di appena 20 milioni di euro,
esauriti i quali non potrà più essere applicata.
Se si trova lavoro durante la fase di copertura dell'ASPI, il trattamento viene sospeso se l'impiego dura meno di 6 mesi, mentre ricomincia (a patto ovviamente che siano di nuovo presenti i requisiti necessari) se l'impiego supera questa durata.
Perde il diritto al sostegno dell'ASPI chi rinuncia, durante il periodo in cui ne usufruisce, a un'offerta di lavoro la cui retribuzione sia superiore di almeno il 20% alla cifra ricevuta come indennità.
L’indennità di disoccupazione ASPI spetta:
· dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di
lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
· dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in
cui questa sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
· dalla data di rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità allo
svolgimento di attività lavorativa nel caso in cui questa non sia stata
presentata all’INPS ma al centro per l’impiego e sia successiva alla
presentazione della domanda;
Mini ASPI
Per i lavoratori dipendenti che non hanno i requisiti per accedere all'ASPI, la riforma prevede una Mini ASPI, per la quale saranno sufficienti 13 settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi e verrà corrisposta per un periodo pari alla metà delle settimane lavorate nell’ultimo anno, con gli stessi importi previsti dall’ASPI vera e propria.Una tantum per Collaboratori a progetto
Collaboratori coordinati e continuativia progetto (co.co.pro.), se restano senza lavoro possono chiedere
all'INPS una speciale indennità, in sostanza l'assegno di
disoccupazione. Assegno che supera i mille euro al mese, se i
collaboratori versano il contributo del 27,72% e che perciò non
hanno altri lavori e non sono pensionati. Per avere l'assegno devono
rispettare alcune condizioni poste dalla legge. Per l'esattezza:
- Devono lavorare per un solo committente
- Devono avere avuto nel 2012 un reddito da lavoro non superiore a 20.000,00 euro
- Devono essere stati disoccupati lo scorso anno per almeno due mesi ininterrotti
- Devono avere coperto di contributi almeno tre mesi del 2012
- Devono infine avere coperto di contributi almeno un mese di quest'anno.
L'assegno è di 1.075,00 euro al mese
(pari al 7% del reddito minimale di 15.357,00 euro).-
Si stabilisce quanti mesi nel 2012 sono
stati coperti da contributi e quanti non lo sono. Di essi si prende
il numero inferiore e si moltiplica per la cifra. Esempio: lavoro per
8 mesi e disoccupazione per 4. Operazione: 1.075 x 4 mesi = indennità
INPS 4.300 euro.
Per ottenere l'indennità si deve ovviamente presentare la domanda. La domanda va fatta sul modulo INPS e presentata senza alcuna scadenza immediata. C'è tempo fino al 31 dicembre 2013. Naturalmente, prima si presenta la domanda e prima si riscuote l'indennità. L'indennità è integralmente pagata se fino a mille euro. Se è superiore l'INPS paga a rate mensili di mille euro. Esempio: assegno di 2.600 euro. Pagamento: 2 rate da 1.000 euro ciascuna e terza rata da 600 euro.
Per ottenere l'indennità si deve ovviamente presentare la domanda. La domanda va fatta sul modulo INPS e presentata senza alcuna scadenza immediata. C'è tempo fino al 31 dicembre 2013. Naturalmente, prima si presenta la domanda e prima si riscuote l'indennità. L'indennità è integralmente pagata se fino a mille euro. Se è superiore l'INPS paga a rate mensili di mille euro. Esempio: assegno di 2.600 euro. Pagamento: 2 rate da 1.000 euro ciascuna e terza rata da 600 euro.
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