Buoni Lavoro (Voucher)
Tetti Buoni Lavoro Anno 2016:
Aumentano nel 2016 i
limiti entro cui devono essere contenuti i compensi economici per chi svolge
lavoro accessorio.
I compensi complessivamente guadagnati dal prestatore non
possono superare quest’anno 7.000 euro netti (9.333 euro
lordi) nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalità dei
committenti.-
In pratica la persona può svolgere anche più di un lavoro
accessorio, ma nel complesso dell’anno solare, identificato con il periodo che
va da gennaio a dicembre, non dove superare i limiti suddetti.-
Se però il lavoro è svolto con imprenditori commerciali e
liberi professionisti il limite scende nel 2016 a 2.020
euro netti, pari a 2.693 euro lordi per ciascun committente.-
In questo caso il limite è riferito a ogni singolo
committente, per cui il lavoratore può aumentarlo con il lavoro presso altri
committenti.-
Ma anche in questo caso c’è sempre invalicabile il limite
di 7.000 euro netti.-
Per le persone che riscuotono misure di sostegno reddito
(cassa integrazione, disoccupazione indennizzata e mobilità) il limite
economico, con riferimento alla totalità dei committenti, è di 3.000 euro netti
complessivi per anno solare, che corrispondono a 4.000 euro lordi.-
Per evitare pesanti sanzioni il committente ha l’obbligo
di verificare il non superamento del limite economico da parte del lavoratore,
è perciò necessario chiedere al prestatore una dichiarazione in ordine al non
superamento degli importi massimi previsti, riferita sia a voucher riscossi
nell’anno solare, sia a quelli ricevuti da altri committenti.-
Periodi in cui gli studenti con meno di 25 anni possono
fare questi lavori accessori:
-
Gli universitari possono lavorare
tutto l’anno, compatibilmente con gli impegni scolastici.-
-
Gli iscritti a scuole medie
superiori possono lavorare - Il sabato e la domenica – durante le vacanze
natalizie (dal 1° dicembre al 10 gennaio) - pasquali (dalla domenica delle
Palme al giorno dopo Pasquetta) – estive (dal 1° giugno al 30 settembre).-
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Tetti Buoni Lavoro Anno 2015:
Aumentano nel 2015 i limiti entro cui devono essere contenuti i compensi economici per chi svolge lavoro accessorio.
I compensi complessivamente guadagnati dal prestatore non possono superare quest’anno 5.060 euro netti (6.746 euro lordi) nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalità dei committenti.-In pratica la persona può svolgere anche più di un lavoro accessorio, ma nel complesso dell’anno solare, identificato con il periodo che va da gennaio a dicembre, non dove superare i limiti suddetti.-
Se però il lavoro è svolto con imprenditori commerciali e liberi professionisti il limite scende nel 2015 a 2.020 euro netti, pari a 2.693 euro lordi per ciascun committente.-
In questo caso il limite è riferito a ogni singolo committente, per cui il lavoratore può aumentarlo con il lavoro presso altri committenti.-
Ma anche in questo caso c’è sempre invalicabile il limite di 5.060 euro.-
Per le persone che riscuotono misure di sostegno reddito (cassa integrazione, disoccupazione indennizzata e mobilità) il limite economico, con riferimento alla totalità dei committenti, è di 3.000 euro netti complessivi per anno solare, che corrispondono a 4.000 euro lordi.-
Per evitare pesanti sanzioni il committente ha l’obbligo di verificare il non superamento del limite economico da parte del lavoratore, è perciò necessario chiedere al prestatore una dichiarazione in ordine al non superamento degli importi massimi previsti, riferita sia a voucher riscossi nell’anno solare, sia a quelli ricevuti da altri committenti.-
Periodi in cui gli studenti con meno di 25 anni possono fare questi lavori accessori:
- Gli universitari possono lavorare tutto l’anno, compatibilmente con gli impegni scolastici.
- Gli iscritti a scuole medie superiori possono lavorare - Il sabato e la domenica – durante le vacanze natalizie (dal 1° dicembre al 10 gennaio) - pasquali (dalla domenica delle Palme al giorno dopo Pasquetta) – estive (dal 1° giugno al 30 settembre).
Procedura di Acquisto e di riscossione dei buoni lavoro INPS:
1) Si va all’ufficio postale e si acquistano i buoni cartacei dal valore nominale di 10 o 20 o 50 euro, disponibili in carnet di 25 buoni, pagando il controvalore e presentando la tessera sanitaria. Chi vuole se è registrato presso l’INPS, può acquistare i voucher per via telematica.
2) Prima dell’inizio del lavoro (al limite fino a un minuto prima) il committente deve comunicare all’INPS: Il codice fiscale, i dati del lavoratore, luogo, date di inizio e fine lavoro. Attenzione: vanno indicati i giorni di effettivo lavoro e non l’arco temporale in cui si svolgono. La comunicazione va fatta:
a) Recandosi di persona all’INPS
b) Collegandosi con il sito www.inps.it
c) Telefonando al call-center INPS (803.164 o 06.164.164)
Per entrare nel sito dell’INPS occorre indicare:
1) Codice fiscale
2) Password che a scelta è costituita: dal codice Pin INPS, oppure dal codice (16 caratteri) di uno dei voucher.
Una volta terminato il lavoro il committente consegna i buoni al lavoratore, sui quali ha indicato le prestazioni e l’interessato può a questo punto andare in qualsiasi ufficio postale, a partire dal secondo giorno successivo al termine del lavoro accessorio, per consegnare i buoni (da lui stesso controfirmati) e ricevere il compenso. Deve presentare:
a) Tessera sanitaria
b) Documento d’identità
Buoni Lavoro Anno 2014:
Sono stati stabiliti i nuovi tetti ai compensi che si possono ricavare dai lavori accessori, pagati con i voucher che il committente può acquistare dall’INPS. Ogni buono vale 10,00 euro per un’ora di lavoro, ma 2,50 euro vanno a INPS e INAIL ai fini della pensione e per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, per cui gli interessati percepiscono 7,50 euro netti esentasse.-Se si superano i limiti che la legge impone ogni anno, il lavoro non è più considerato accessorio e la persona deve essere pagata e assicurata come un normale lavoratore subordinato con notevole aggravio del costo.-
- Per il lavoro svolto per qualsiasi committente il tetto è di 6.740,00 euro che, tolte le trattenute previdenziali, è di 5.050,00 euro netti.-
- Se il lavoro accessorio è però svolto per conto di un imprenditore commerciale o un libero professionista il guadagno massimo si riduce a 2.690,00 euro lordi, pari a 2.020,00 euro netti. Però il limite riguarda il un singolo committente. Perciò se nell’anno la persona svolge più lavori può sempre arrivare al guadagno massimo di 5.050,00 euro netti.-
- Le persone che riscuotono ammortizzatori sociali (cassa integrati, disoccupati, in mobilità) hanno il tetto di 4.000,00 euro, pari a 3.000,00 euro netti.-
La Riforma del mercato del lavoro – L. 92/2012 – ha modificato la regolamentazione delle prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio, confermando all'INPS il ruolo di concessionario del servizio, ed estendendo l’ambito di utilizzo di questa modalità di lavoro.
Il pagamento delle
prestazioni di lavoro occasionale accessorio avviene attraverso il
meccanismo dei "buoni", il cui valore nominale è pari
a 10 euro.
È, inoltre, disponibile un buono "multiplo", del valore di 50 euro equivalente a cinque buoni non separabili ed un buono da 20 euro equivalente a due buoni non separabili.
È, inoltre, disponibile un buono "multiplo", del valore di 50 euro equivalente a cinque buoni non separabili ed un buono da 20 euro equivalente a due buoni non separabili.
Il valore
nominale è comprensivo della contribuzione (pari al 13%) a favore
della gestione separata INPS, che viene accreditata sulla posizione
individuale contributiva del prestatore; di quella in favore
dell'INAIL per l'assicurazione anti-infortuni (7%) e di un compenso
al concessionario (Inps), per la gestione del servizio, pari al 5%.
Il valore netto del voucher da 10 euro nominali, cioè il corrispettivo netto della prestazione, in favore del prestatore, è quindi pari a 7,50 euro e corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione, salvo che per il settore agricolo, dove, in ragione della sua specificità, si considera il contratto di riferimento. -
Il valore netto del voucher da 10 euro nominali, cioè il corrispettivo netto della prestazione, in favore del prestatore, è quindi pari a 7,50 euro e corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione, salvo che per il settore agricolo, dove, in ragione della sua specificità, si considera il contratto di riferimento. -
Le
prestazioni occasionali di tipo accessorio dopo la legge n. 92/2012:
Secondo
la nuova formulazione legislativa, per prestazioni di lavoro
accessorio si intendono le attività di natura lavorative di natura
meramente occasionale che non generano redditi superiori a 5.000 euro
nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalità dei
committenti.
Se
svolte nei confronti di imprese commerciali (qualsiasi
soggetto che opera su un determinato mercato,
come specificato nelle circolari del Ministero del Lavoro n. 4/2013 e
n. 18/2012) o di studi professionali le prestazioni non potranno
eccedere il limite di 2.000
euro
per ciascun committente (fatto salvo il limite complessivo di 5.000
euro).
La
legge, inoltre, ammette un utilizzo dei buoni in agricoltura, per le
attività agricole stagionali se svolte da giovani
sotto i 25 anni
(se inseriti in un percorso di istruzione) o da pensionati,
oppure nel caso di attività svolte per i piccoli produttori
agricoli
(fatturato non superiore a 7.000 euro) con esclusione di impiego
degli iscritti l’anno precedente negli elenchi anagrafici dei
lavoratori agricoli.
Il
ricorso al lavoro accessorio è consentito anche da parte di un
committente
pubblico,
nel rispetto dei vincoli previsti dalla disciplina in materia di
contenimento delle spese di personale e, ove previsto, dal patto di
stabilità interno.
Inoltre,
per l’anno 2013, prestazioni di lavoro accessorio potranno essere
rese in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, da
soggetti beneficiari di prestazioni di prestazioni integrative del
salario o di sostegno al reddito nel limite massimo di 3.000 euro di
corrispettivo per anno solare.
Acquisto
buoni lavoro :
L’acquisto dei buoni-lavoro può
avvenire mediante le seguenti procedure:
- la distribuzione di voucher cartacei presso le Sedi INPS
- la modalità di acquisto telematico
- l’acquisto presso i rivenditori di generi di monopolio autorizzati
- l'acquisto presso gli sportelli bancari abilitati
- l’acquisto presso tutti gli Uffici Postali del
territorio nazionale
Riscossione
buoni lavoro:
La
riscossione dei buoni cartacei, distribuiti
presso le Sedi INPS, da
parte dei prestatori/lavoratori può avvenire presso tutti gli uffici
postali sul territorio nazionale, entro 24 mesi dal giorno
dell’emissione.
Per
consentire la riscuotibilità del voucher presso gli uffici postali e
il corretto accredito dei contributi previdenziali e assistenziali,
si
raccomanda di indicare tutte le informazioni richieste dal buono
lavoro, compilando i campi relativi
al codice fiscale del committente/datore di lavoro, codice fiscale
del prestatore/lavoratore, data di inizio e di fine prestazione.
La
riscossione dei "voucher telematici" può avvenire tramite l’INPS Card
(ricevute dal prestatore, se attivate) o tramite bonifico
domiciliato, riscuotibile presso gli uffici postali.
I voucher acquistati presso i rivenditori
di generi di monopolio autorizzati –
individuabili tramite un’apposita vetrofania – possono essere
riscossi nella relativa 'rete tabaccai’dal secondo giorno
successivo alla fine della prestazione di lavoro occasionale ed entro
1 anno dal giorno dell’emissione.
I voucher acquistati presso gli sportelli bancari abilitati sono pagabili riscuotibili - dopo 24 ore dal termine della prestazione di lavoro occasionale ed entro 1 anno dal giorno dell’emissione - esclusivamente dal medesimo circuito bancario.
I voucher acquistati presso gli Uffici Postali sono pagabili dal secondo giorno successivo alla fine della prestazione di lavoro ed entro 2 anni dal giorno dell’emissione, presso tutti gli Uffici Postali del territorio nazionale.
Cosa è importante sapere sul lavoro accessorio
È importante sapere che chi lavora con questa tipologia lavorativa non sottoscrive un classico contratto di lavoro. Non è previsto alcun riferimento alla contrattazione collettiva, non si matura il Tfr (trattamento di fine rapporto), non si maturano ferie, straordinari ecc.. Inoltre il committente non ha l’obbligo di effettuare la comunicazione preventiva ai Servizi per l’Impiego, né consegnare la busta paga al lavoratore; inoltre, i lavoratori non vengono registrati dal committente sul Libro Unico del Lavoro. L’unico obbligo del committente è quello di effettuare la comunicazione preventiva all’Inail.
Gli importi riconosciuti tramite voucher sono esenti da imposizione fiscale ed inoltre la percezione degli stessi non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. La contribuzione previdenziale versata all’Inps, è utile soltanto ai fini pensionistici e non dà diritto alle prestazioni di malattia, maternità ed assegno al nucleo familiare.-
Il reddito percepito tramite voucher può essere computato ai fini del rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
BUONI LAVORO PER STUDENTI
Gli studenti, se vogliono, possono svolgere qualche attività con il sistema dei "buoni lavoro INPS".Un “lavoretto” occasionale di tipo accessorio (esempio: commesso in un negozio di vestiti). Un lavoro di qualunque tipo e in qualsiasi settore produttivo: industria, commercio, terziario, anche nel pubblico impiego.-
Gli studenti devono avere da 16 a 25 anni. E possono lavorare:
- Se iscritti a scuola media inferiore e superiore, durante: a) le vacanze natalizie fino al 10 gennaio, b) tutti i fine settimana, c) le vacanze pasquali e quelle estive.
- Se iscritti all'università: in tutti i periodi dell'anno.
Il committente prima dell'inizio dei lavori deve acquistare i buoni lavoro:
- Dall'INPS (on-line attraverso il sito www.inps.it o presso gli sportelli).
- Dall'associazione di categoria.
- Dalle tabaccherie che espongono la vetrofania “Rete amica”.
Ogni buono vale 10 euro: di essi 7,50 euro (esentasse) vanno in tasca al lavoratore e 2,50 servono per assicurarsi con INPS e con INAIL (Infortuni). In questo modo lo studente inizia ad avere i primi contributi per la pensione.-
A fine lavoro il committente consegna i buoni al lavoratore: tanti buoni quante sono le ore di lavoro. Il lavoratore va in un qualsiasi ufficio postale e si fa pagare, oppure presso il tabaccaio autorizzato.-
Ci sono dei limiti soggettivi e oggettivi:
- Il committente con il sistema dei buoni non può pagare più di 10 mila euro.-
- Il giovane non può guadagnare più di 5 mila euro presso lo stesso committente.-
Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito www.cgil.it.
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