mercoledì 29 agosto 2012

Invalidità, Handicap e Disabilità

A) Verbali di invalidità:

A chi richiede l'accertamento dell'invalidità civile, della cecità civile, del sordomutismo o dell'handicap, viene rilasciato, dopo una visita specifica, un verbale che definisce lo status dell'interessato e il grado di invalidità. Le definizioni per le minorazioni civili presenti nei verbali solitamente sono:

MINORENNI
I minorenni possono essere riconosciuti:
  • Codice 01 “non invalido”
  • Codice 07 “minore con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età o ipoacusico”
In questo caso si ha diritto all'esenzione pagamento ticket sanitario, protesi, ortesi e/o ausili ed indennità di frequenza (compatibilmente con il reddito annuo individuale e la frequenza di centri di riabilitazione, scuole di ogni ordine e grado, compreso l'asilo nido). I minori che hanno compiuto i quindici anni età e hanno assolto l'obbligo scolastico (8 anni di istruzione) possono iscriversi nelle liste del collocamento speciale del centro per l'impiego.
  • Codice 05 “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa e con impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore:
  • Codice 06 “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”
In questo caso si ha diritto all'esenzione pagamento ticket sanitario, ortesi e/o ausili e indennità di accompagnamento (svincolata dal reddito individuale). E' incompatibile con il diritto a percepire l'indennità di frequenza.
  • Codice 08 “cieco con residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione”
In questo caso si ha diritto all'esenzione pagamento ticket sanitario, protesi, ortesi e/o ausili, pensione per ciechi parziali (compatibilmente con il reddito annuo individuale) e indennità speciale per ciechi parziali (svincolata dal reddito individuale).
  • Codice 09 “cieco assoluto”
In questo caso ha diritto all'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, protesi, ortesi e/o ausili e indennità di accompagnamento per ciechi assoluti (svincolata dal reddito individuale.
  • Codice 10 “sordomuto”
In questo caso ha diritto all'esenzione pagamento ticket sanitario, protesi, ortesi e/o ausili ed indennità di comunicazione (indipendentemente dal reddito individuale).

                                                   ATTENZIONE!!!
Al compimento della maggiore età è necessario presentare domanda di rivalutazione dello stato di invalidità civile per ottenere una percentualizzazione della capacità lavorativa residua che permetta di mantenere i diritti acquisiti rispetto alle prestazioni sanitarie e, se la percentuale è pari o superiore al 46%, l'iscrizione alle liste speciali di collocamento ai fini dell'integrazione lavorativa.
Tale rivalutazione è indispensabile anche a ottenere i benefici economici previsti quali l'assegno di invalidità e la pensione di inabilità.
Anche nel caso di sordomutismo e cecità è necessario presentare nuovamente una domanda di accertamento di invalidità al compimento del diciottesimo anno di vita. 

ADULTI IN ETA' COMPRESA TRA I 18 E I 65 ANNI
I cittadini adulti, in età compresa tra i 18 e i 65 anni possono essere riconosciuti:
  • Codice 01 “non invalido (con riduzione della capacità lavorativa inferiore ad un terzo).
  • Codice 02 “invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore ad 1/3 ed inferiore al 74%” percentuale d'invalidità compresa tra il 34% e il 73%.
Se la percentuale è pari o superiore al 34% ma inferiore al 46% - si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili dal Servizio Sanitario Nazionale.
Se la percentuale è pari o superiore al 46% ma inferiore al 67% - si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'iscrizione nelle liste speciali di collocamento.
Se la percentuale è pari o superiore al 67% ma inferiore al 74% - si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'iscrizione nelle liste speciali di collocamento, e l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
  • Codice 03 “invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa pari o superiore al 74% “percentuale compresa tra il 74% e il 99%.
In questo caso si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'iscrizione nelle liste speciali del collocamento, l'esenzione pagamento ticket sanitario e l'assegno mensile di invalidità (compatibilmente con il reddito annuo individuale e l'iscrizione alle liste speciali dell'ufficio di collocamento).
  • Codice 04 “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa” percentuale di invalidità pari al 100%.
In questo caso si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'iscrizione nelle liste speciali del collocamento, l'esenzione pagamento ticket sanitario e a percepire la pensione di inabilità (compatibilmente con il reddito annuo individuale).
  • Codice 05 “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa e con impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore”
  • Codice 06 “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”
In questo caso si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio, esenzione dal pagamento del ticket sanitario, pensione di inabilità (compatibilmente con il reddito annuo individuale) ed indennità di accompagnamento (svincolata dal reddito individuale).
  • Codice 08 “cieco con residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione” con l'indicazione del residuo visivo.
In questo caso si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, l'iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio, la pensione per ciechi parziali (compatibilmente con il reddito annuo individuale) e l'indennità speciale per ciechi parziali (svincolata dal reddito individuale).
  • Codice 09 “cieco assoluto”
In questo caso si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, l'iscrizione nelle liste speciali del collocamento, la pensione per ciechi assoluti (compatibilmente con il reddito annuo individuale) e l'indennità di accompagnamento per ciechi assoluti (svincolata dal reddito individuale).
  • Codice 10 “sordomuto”
In questo caso ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, la pensione per sordomuti e l'indennità di comunicazione (indipendentemente dal reddito individuale).

ANZIANI ULTRASESSANTACINQUENNI
Gli anziani ultrasessantacinquenni possono essere riconosciuti:
  • Codice 01 “non invalido”
  • Codice 00 “ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età” percentuale compresa tra il 34% e il 100%.
Il codice 00 corrisponde a ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età” non da diritto ad alcuna provvidenza economica, ma consente di ottenere protesi e ausili e, nel caso la percentuale sia pari o superiore al 67%, anche l'esenzione del pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie (indipendentemente dal reddito del nucleo familiare).
  • Codice 05 “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa e con impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore.
  • Codice 06 “invalido con totale e permanente inabilità lavorativa e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”
In questo caso si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, l'indennità di accompagnamento (svincolata dal reddito individuale).
  • Codice 08 “cieco con residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione” indicazione residuo visivo 00.
In questo caso si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, la pensione per ciechi parziali (compatibilmente con il reddito annuo individuale) e l'indennità speciale per ciechi parziali (svincolata dal reddito individuale).
  • Codice 09 “cieco assoluto”
In questo caso si ha diritto ad ottenere protesi, ortesi e/o ausili, l'esenzione pagamento ticket sanitario, la pensione per ciechi assoluti (compatibilmente con il reddito annuo individuale) e l'indennità di accompagnamento per ciechi assoluti (svincolata dal reddito individuale).



B) Verbali di Handicap: (Legge 104/1992). 


Le definizioni per le minorazioni civili solitamente sono:

• 1. Persona non handicappata
Benefici: Tale certificazione non Ti garantisce alcun diritto derivante dallo status di invalido civile.

• 2. Persona con handicap (articolo 3, comma 1, Legge 104/1992)
Benefici: La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative.

• 3. Persona con handicap superiore ai 2/3 (articolo 21, Legge 104/1992)
Benefici:
Esenzione Ticket
Le modalità di esenzione dai ticket sono oramai disciplinate dalle singole regioni. Ricordiamo che le esenzioni sono per età, reddito, farmaci correlati a particolari patologie o per invalidità. In quest'ultimo caso, solitamente, le esenzioni si applicano a partire dal 66% di invalidità.
Si suggerisce di contattare il proprio Distretto sociosanitario o la propria Azienda Usl, o il proprio medico di famiglia, per le informazioni più aggiornate e valide localmente.
Liste speciali di collocamento
Le persone con invalidità accertata superiore al 45% possono iscriversi all'Ufficio del lavoro nelle liste speciali riservate agli invalidi civili.
Per iscriversi a quelle liste è tuttavia necessario sottoporsi ad una visita di accertamento delle capacità lavorative, ulteriore e diversa rispetto all'accertamento dell'invalidità o dell'handicap. È necessario richiedere, presso la Commissione invalidi presente in ogni Azienda Usl l'accertamento ai fini della Legge 68/1999. Una volta in possesso di quel certificato è possibile iscriversi alle liste speciali di collocamento.
Prepensionamento
I lavoratori con invalidità superiore al 74% o sordomuti hanno diritto a richiedere, per ciascun anno effettivamente lavorato, due mesi di contributi figurativi (fino ad un totale di cinque anni) utili ai fini pensionistici. Il verbale di cui è in possesso non è sufficiente per accedere a questi benefici in quanto non evidenzia la percentuale di invalidità.

• 4. Persona con handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992)
Benefici:
Auto
Le agevolazioni fiscali sui veicoli destinati alle persone con disabilità consistono nell'applicazione dell'IVA agevolata al momento dell'acquisto, nella detraibilità - in sede di denuncia annuale dei redditi - del 19% della spesa sostenuta, nell'esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione (IPT, APIET).
Per quanto riguarda l'IVA, chi compra un'autovettura può pagare l'aliquota del 4%, anzichè il normale 21% , a patto che la cilindrata sia entro i 2.000 c.c. (oppure fino a 2.800 se l'auto è diesel). Lo sconto si applica senza limiti di valore, una sola volta nell'arco di 4 anni ed è essenziale che l'auto venga intestata al disabile o al familiare di cui è fiscalmente a carico. La spesa sostenuta per acquistare un'auto da diritto anche ad uno sconto sull'IRPEF del 19%. L'importo su cui calcolare la detrazione del 19% non può superare 18.076,00 euro.-
Sono ammesse all'agevolazione le persone con disabilità motoria, disabilità intellettiva (solo se titolari di indennità di accompagnamento e con certificato di handicap grave), o disabilità sensoriale (ciechi e sordomuti). Le relative condizioni devono risultare dai rispettivi certificati di invalidità o di handicap.
In taluni casi (disabili motori senza gravi problemi di deambulazione e titolari di patente di guida speciale) è obbligatorio adattare il veicolo.
Ausili
Gli ausili destinati a persone invalide godono dell'applicazione dell'IVA agevolata al momento dell'acquisto e, in taluni casi, la spesa sostenuta può essere detratta, nella misura del 19%, in sede annuale di dichiarazione dei redditi.
Sussidi tecnici ed informatici
I sussidi tecnici ed informatici sono prodotti di comune reperibilità (es. computer, fax) che possono favorire l'autonomia delle persone con disabilità. La normativa vigente prevede che questi prodotti godano dell'applicazione dell'IVA agevolata al momento dell'acquisto e che la spesa sostenuta può essere detratta in sede annuale di dichiarazione dei redditi. È tuttavia necessario disporre di una specifica prescrizione autorizzativa, oltre che del certificato di handicap o invalidità.
Spese per l'assistenza specifica
La normativa vigente prevede la possibilità di dedurre dal reddito, in sede di dichiarazione annuale, le spese sostenute per l'assistenza specifica resa, da personale medico e sanitario (anche terapisti), a persone con handicap. Possono godere della deduzione i diretti interessati, i familiari che li abbiamo a loro carico fiscale, o i familiari che siano civilmente obbligati verso queste persone.
Spese per l'assistenza personale e domestica
La normativa vigente prevede forme articolate di agevolazione fiscale per le spese sostenute per le bandanti e le colf. Le modalità di accesso variano a seconda della disabilità di chi beneficia dell'assistenza. Alle agevolazioni fiscali si accede al momento della denuncia annuale dei redditi.
Detrazioni per familiari a carico
È attualmente prevista una detrazione di 800 euro (a scalare a partire da un reddito di 95.000 euro). La detrazione è aumentata a 900 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni. Queste detrazioni sono aumentate di un importo pari a 220 euro per ogni figlio portatore di handicap ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Non sono previste invece detrazioni forfettarie per altri familiari con handicap.
Telefonia fissa
La normativa vigente prevede che agli anziani, persone disabili e utenti "con esigenze sociali speciali" venga riconosciuta una riduzione del 50% sul canone mensile di abbonamento. Vengono tuttavia previsti dei limiti reddituali per poter accedere a tale beneficio. Inoltre le persone sordomute sono esentate dal pagamento del canone mensile a prescindere da limiti reddituali. Sono infine previste agevolazioni, per i ciechi assoluti, per la nagivazione in internet.
Telefonia mobile
La normativa vigente prevede che la tassa di concessione governativa non sia dovuta dagli invalidi "in seguito a perdita anatomica o funzionale di entrambi gli arti inferiori nonché a non vedenti e ai sordomuti".
Erogazione di ausili
Per gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordomuti è prevista l'erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale di protesi, ortesi ed ausili correlate al tipo di minorazione accertata. Le protesi, le ortesi e gli ausili ammessi all'erogazione sono quelli elencati in un'apposita norma, e quelle ad essi riconducibili. Vengono erogate solo dietro specifica prescrizione medica.
Esenzione Ticket
Le modalità di esenzione dai ticket sono oramai disciplinate dalle singole regioni. Ricordiamo che le esenzioni sono per età, reddito, farmaci correlati a particolari patologie o per invalidità. In quest'ultimo caso, solitamente, le esenzioni si applicano a partire dal 66% di invalidità.
Si suggerisce di contattare il proprio Distretto sociosanitario o la propria Azienda Usl, o il proprio medico di famiglia, per le informazioni più aggiornate e valide localmente.
Prolungamento dell'astensione facoltativa di maternità
La normativa vigente prevede l'estensione del congedo di maternità fino ai tre anni di vita del bambino o, in alternativa, la fruizione di due ore di permesso giornaliero.
Tuttavia la condizione primaria è che la persona disabile sia in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992).
Permessi lavorativi retribuiti
Legge 183/2010: congedi e permessi: le modifiche alla legge 104 del 1992 (art. 33), alla legge 53/2000 (art. 20) ed al Dlgs 151/2001 (art. 42):
L'articolo 24 della nuova legge interviene sull'articolo 33 della legge 104/92 apportando modifiche ai criteri che regolano la concessione delle agevolazioni lavorative per i lavoratori che assistono familiari con handicap grave.-
Il lavoratore ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile, retribuiti e coperti da contribuzione figurativa, per assistere un familiare disabile, a condizione che:

  • Il familiare disabile non sia ricoverato a tempo pieno
  • Si tratti di coniuge, parente o affine entro il 2° grado, cioè figli, genitori, fratelli e sorelle, nonni e nipoti diretti.-

Tuttavia, questa limitazione può essere derogata ed è consentito al lavoratore di assistere un familiare o affine entro il 3° grado, nel caso in cui i genitori o il coniuge del disabile:

  • abbiano compiuto i 65 anni
  • siano affetti da patologie invalidanti
  • siano deceduti

In forza della modifica apportata all'articolo 20 della legge 53/2000, i lavoratori che assistono un parente o affine entro il 2° grado, non devono essere con lui conviventi ne dimostrare la continuità e l'esclusività dell'assistenza in caso di non convivenza.-
Congedi di due anni retribuiti
La corte costituzionale, con sentenza del 29.01.2009, operativa con l'uscita della circolare INPS n. 41/2009, amplia la platea dei lavoratori dipendenti per il diritto al congedo biennale retribuito per l'assistenza ai disabili riconosciuti in situazione di gravità dalle competenti Commissioni sanitarie presso le ASL, ai sensi della legge n. 104/92.-
Il congedo retribuito compete massimo per 2 anni (frazionabile a giorni o a mesi nell'arco della vita lavorativa per i lavoratori dipendenti pubblici e privati che prestano assistenza nelle seguenti condizioni familiari:

  • coniuge convivente con l'altro coniuge disabile grave
  • genitori, naturali, adottivi o affidatari di figli con grave disabilità
  • figlio convivente con il genitore disabile grave in assenza di altri soggetti idonei a prestare assistenza
  • fratelli o sorelle conviventi con il familiare disabile grave in caso di decesso dei genitori o di loro totale inabilità

Prepensionamento
I lavoratori con invalidità superiore al 74% o sordomuti hanno diritto a richiedere, per ciascun anno effettivamente lavorato, due mesi di contributi figurativi (fino ad un totale di cinque anni) utili ai fini pensionistici. Il verbale di cui è in possesso non è sufficiente per accedere a questi benefici in quanto non evidenzia la percentuale di invalidità.
Scelta della sede di lavoro
La normativa vigente prevede che il lavoratore che assista un familiare con handicap genitore e il lavoratore disabile hanno diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Questa disposizione, a causa di quel "ove possibile", si configura come un interesse legittimo, ma non come un diritto soggettivo insindacabile. Di fatto, quindi, l'azienda può produrre rifiuto motivandolo con ragioni di organizzazione del lavoro.
In ogni caso è necessario essere in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992). Si tratta di un verbale diverso da quello di invalidità civile. Il verbale di cui è in possesso è il prerequisito per accedere a questi benefici in quanto è riconosciuta la connotazione di gravità..
Un'altra disposizione prevede che le persone handicappate "con un grado di invalidità superiore ai due terzi", nel caso vengano assunte presso gli enti pubblici come vincitori di concorso o ad altro titolo, hanno diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili.
Rifiuto al trasferimento
La normativa vigente prevede che il lavoratore che assista un familiare con handicap genitore e il lavoratore disabile non possono essere trasferiti senza il loro consenso ad altra sede. Diversamente da quanto previsto per la scelta della sede, il rifiuto al trasferimento si configura come un vero e proprio diritto soggettivo.
Anche in questo caso è necessario essere in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992). Si tratta di un verbale diverso da quello di invalidità civile. Il verbale di cui è in possesso è il prerequisito per accedere a questi benefici in quanto è riconosciuta la connotazione di gravità.
Lavoro notturno
La normativa vigente prevede che lavoratori che "abbiano a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104" non possano essere obbligatoriamente adibiti al lavoro notturno.
Liste speciali di collocamento
Le persone con invalidità accertata superiore al 45% possono iscriversi all'Ufficio del lavoro nelle liste speciali riservate agli invalidi civili.
Per iscriversi a quelle liste è tuttavia necessario sottoporsi ad una visita di accertamento delle capacità lavorative, ulteriore e diversa rispetto all'accertamento dell'invalidità o dell'handicap. È necessario richiedere, presso la Commissione invalidi presente in ogni Azienda Usl l'accertamento ai fini della Legge 68/1999. Una volta in possesso di quel certificato è possibile iscriversi alle liste speciali di collocamento.
Patente speciale di guida
Le persone con invalidità in molti casi possono vedersi riconoscere l'idoneità alla guida, talvolta con l'obbligo di alcuni adattamenti, e condurre un veicolo. L'accertamento dell'idoneità alla guida va richiesto alla Commissione Medica Locale che opera, di norma, presso l'Azienda Usl capoluogo di provincia.
Contribuiti per l'adattamento ai dispositivi di guida
È previsto un contributo pari al 20% della spesa sostenuta per l'adattamento dei dispositivi di guida nei veicoli delle persone titolari di patente speciale. La richiesta di contributo va presentata alla propria Azienda Usl. Il contributo non spetta per gli eventuali adattamenti al veicolo.
Contrassegno invalidi per la circolazione e la sosta
Le "persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta" e per i non vedenti è possibile ottenere, previa visita medica che attesti questa condizione, il cosiddetto "contrassegno invalidi" o "contrassegno arancione".
Per il rilascio l'interessato deve rivolgersi al servizio di medicina legale della propria Azienda Usl e farsi rilasciare dall'ufficio medico legale la certificazione medica che attesti che il richiedente ha una capacità di deambulazione sensibilmente ridotta o è non vedente. Non è quindi sufficiente, ad oggi, il certificato di invalidità civile nè quello di handicap.
Contributi per l'eliminazione delle barriere in casa
La normativa vigente prevede che per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti, le persone con disabilità possano richiedere un contributo al comune dove è sito l'immobile. La richiesta di contributi deve essere presentata prima dell'inizio dei lavori. Il contributo viene liquidato dopo l'esecuzione dei lavori e la presentazione del rendiconto delle spese sostenute.


C) Verbale di Disabilità (legge 68/99)

Legge 12 Marzo 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e successive modifiche ed integrazioni.

Iscrizione al Collocamento obbligatorio o speciale (L. 68/99)

Possono iscriversi agli elenchi dei lavoratori disabili le persone che rientrano nei beneficiari previsti dalla legge 68/99 (art.1): invalidi civili, invalidi del lavoro, persone non vedenti e sordomute, invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per servizio.

Per poter effettuare l’iscrizione occorre rivolgersi ai Centri per l’Impiego della propria Provincia.

Possono iscriversi alle liste coloro che:
- Sono in età lavorativa (tra i 15 anni e l’età pensionabile).
- Hanno un’invalidità pari o superiore al 46%.
- Sono già iscritti al collocamento ordinario;

Soggetti Beneficiari
• Persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
• Persone invalide del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%;
• Persone non vedenti, persone non udenti;
• Persone invalide di guerra. invalide civili di guerra e invalide per servizio;
• Vedove, orfani, profughi ed equiparati ad orfani, nonché i soggetti individuati dalla legge 407 del 1998 (vittime del terrorismo e della criminalità organizzata).

L’articolo 1 della Legge 68/99 recita: “La presente legge ha come finalità la promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato”.

La Legge 68/99 stabilisce che i datori di lavoro privati e pubblici con più di 15 dipendenti al netto delle esclusioni, siano tenuti ad avere alle proprie dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette (disabili) iscritti in appositi elenchi gestiti dall'Agenzia del lavoro della provincia di riferimento.

Inoltre, l’articolo 18 della Legge 68/99 prevede che i datori di lavoro che occupano oltre 50 dipendenti hanno l'obbligo di assumere: vedove e orfani del lavoro, per servizio, di guerra e i profughi italiani, nella misura di un'unità nel caso d'aziende che occupano da 51 a 150 dipendenti e nella misura dell'1% per le restanti (percentuale che si aggiunge al 7% previsto per l'assunzione dei disabili).

Anche i cittadini extracomunitari, regolarmente presenti in Italia, riconosciuti disabili da uno degli enti italiani preposti al riconoscimento dell'invalidità, rientrano nel computo delle categorie protette secondo la Legge 68/99.

QUOTE D'OBBLIGO DI ASSUNZIONE CATEGORIE PROTETTE
I datori di lavoro, pubblici e privati, sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette nella seguente misura:
• da 15 a 35 dipendenti un disabile
• da 36 a 50 dipendenti due disabili
• da 51 a 150 dipendenti 7% (disabili) e un altro beneficiario della L. 68/99
• oltre 150 dipendenti 7% (disabili) e 1% di altri beneficiari della L. 68/99


Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it
Iscriviti alla CGIL. Perchè? Perchè è sempre dalla tua parte per dare voce al lavoro e ai diritti.

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80 commenti:

  1. buongiorno. Sul verbale di invalidità non c' è la perecentuale di invalidità civile ma c' è
    VALUTAZIONE PROPOSTA DAL CML: invalido ultrasessantacinquenne con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (L.508/88)

    L' IN
    INTERESSATO:
    - è invalido con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetto da pluriamputazioni (art 30 comma 7 legge 388/2000)
    - è invalido concapacità di deambulazione sensibilmente ridotta (art 381 del DPR 495/1992)

    Ho 3 domande:
    1) Perchè non c'è la percentuale di invalidità? E' sottintesa? E se è sottintesa di quanto è?
    2) Perchè scrivono "VALUTAZIONE PROPOSTA DAL CML"? Deve essere avallata da qualche altro ufficio?
    3) Ha cosa ha diritto con quanto le è stato rilasciato?

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    1. Ciao Giuliano!
      La percentuale di invalidità nel tuo caso è sottintesa al 100%, e da diritto all'indennità di accompagnamento, però è un verbale provvisorio nel senso che necessita la conferma della commissione provinciale.-

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  2. Buongiorno,sono un lavoratore disabile al 100% con accompagnamento che nel 2014 ha acquistato un’autovettura con iva agevolata su cui ho installato adattamenti e dispositivi per la guida, ora in famiglia dovremmo acquistare un’altra auto, posso registrarla a me (avendo cosi 2 auto intestate) e richiedere nuovamente l’iva agevolata e collocare anche su questa dispositivi per la guida in modo che se dovesse servire ho pronta un’alternativa immediata? Oppure devo obbligatoriamente vendere la prima auto (ad esempio a mia moglie) per avere le agevolazioni fiscali?
    Ringraziandovi anticipatamente porgo i miei Cordiali Saluti
    M.Prandelli

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    Risposte
    1. Ciao Massimo!
      Per l’acquisto di auto e mezzi di locomozione in genere il disabile ha diritto a beneficiare del bonus detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta, calcolata su un massimo di 18.075,99 euro.
      La detrazione spetta una sola volta (cioè per un solo veicolo) ogni 4 anni a partire dalla data di acquisto. Ad esempio, quindi, se la detrazione auto legge 104 è stata richiesta in riferimento ad un acquisto effettuato il 1° ottobre 2018, sarà possibile beneficiarne ulteriormente dopo il 1° ottobre 2022. il veicolo precedentemente acquistato viene cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e dovrà essere demolito.-

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  3. Buon giorno. Io sono di Roma, diabetico mellito tipo 1 con complicanze e non riesco a capire cosa fare. Sono invalido civile 100% e con legge 104, dal 2003 e non rivedibile... però, purtroppo, negli anni ho peggiorato le mie condizioni.
    Ora, mi trovo anche in dialisi tri settimanale, ho avuto un ictus (fortunatamente non ha lasciato segni) ed ho un enorme cataratta, sull'unico occhio in cui travedevo, e di cui i medici sono cauti a volerla poter rimuovere visto che è attaccata alla retina e che è l'unico occhio e già pieno di laser.
    Infatti ho un occhio spento per danni al nervo ottico.
    Nel mentre io, non percepisco la pensione di invalidità (251€), in quanto l'INPS, ha detto che, o prendevo questa o la mia pensione I.O. lavorativa (525€ per gli anni che ho lavorato). :(
    Non ho nemmeno il cartello per la macchina per poter posteggiare nei posti invalidi, perché sulla 104 c'è scritto che posso deambulare (ma molte persone conoscenti, lo hanno eppure non vedo nessun problema motorio).
    Non ho nemmeno l'iva agevolata...insomma ho "solo" un invalidità 100% con legge 104 che serve solo per i medicinali.
    Come posso fare per richiedere il tutto (Accompagno, cartello disabili auto, scorporo iva, etc.)?
    Ho chiesto ad un mio amico malato di tumore ed ha già avuto tutto ma, informandomi, quello della auto (ad esempio) io non potrei averlo.
    Perché? Cosa debbo fare?
    Grazie

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    Risposte
    1. Devi rivolgerti al tuo medico di famiglia che deve presentare all'INPS una domanda di aggravamento di invalidità, e nuova 104 aggiornata in base alla tua situazione clinica attuale.-

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  4. Buongiorno Dottore, sono un ivalido al 46% iscritto alle categorie protette in Puglia, volevo sapere avendo trovato lavoro in Veneto se l'azienda mi puo assumere.Cordialmente Claudio

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    1. Ciao Claudio!
      SI!
      Non c'è problema!
      L'iscrizione alle categorie protette vale per tutta l'Italia.-

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  5. Buonasera dottor Censori, ho presentato domanda di aggravamento della mia invalidità che era al 70% ed è stata accettata, adesso sono invalida al 80% punto Il mio unico reddito al momento è una pensione di reversibilità di mio marito che ammonta €510 al mese. In tutta sincerità la cosa che mi rallegrerebbe di più sarebbe riuscire a trovare un lavoro, ma col mio reddito posso chiedere la pensione di invalidità? Premetto che purtroppo non ho 3 anni di contributi negli ultimi 5. Grazie Maria

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    1. Ciao Maria!
      Purtroppo NO!
      Non avendo 3 anni di lavoro negli ultimi 5 non hai diritto all'assegno ordinario di invalidità, e con la pensione di reversibilità non hai diritto all'assegno mensile di assistenza.-

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  6. Salve Dott. Censori, sono una pensionata commerciante con pensione di 520 euro anche invalida al 100%, volevo chiederle in vista dell aumento pensioni invalidità a 681 euro mi sembra, l' adeguamento al nuovo importo sarà automatico oppure devo presentare domanda.
    cordialmente Anna

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    1. Ciao Anna!
      Pensioni di invalidità: a chi spetta l'aumento.
      L'aumento in questione riguarda solo gli invalidi civili al 100%, i ciechi assoluti e i sordomuti, ai quali sarà riconosciuta la pensione di invalidità a partire dall'età di 18 anni.
      L'assegno mensile passa dai 286,81 euro attuali a 651,51 euro, a patto di avere determinati requisiti reddituali.
      L'aumento della pensione di invalidità infatti sarò riconosciuto solo a coloro che rientrano in determinate fasce di reddito, così come comunicate ogni anno dall'Inps.
      Per chi vive da solo il reddito annuo non deve essere superiore a 8.469,63 euro, mentre per chi è coniugato invece il limite massimo di reddito è fissato a 14.447,42 euro.-

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  7. Buongiorno dott.Censori le scrivo per conto di mia madre nata nel 1935 che da diversi anni percepiva una pensione di invalidità riconosciuta al 75%.
    A dicembre 2019 è venuto a mancare il mio papà e quindi adesso percepisce la pensione di reversibilità ma le hanno sospeso quella di invalidità.....ora le chiedo sesi tratta di una questione di età o di reddito in quanto nella lettera pervenuta dall'INPS si parla di età.Vorrei capirne un pò di più ...Certa di una sua risposta Le auguro buon lavoro.
    Rosaria

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    1. Ciao Rosaria!
      Al raggiungimento dell'età pensionabile, in assenza di altri redditi, la pensione di invalidità viene trasformata in assegno sociale, che però in presenza di altri redditi, come la pensione di reversibilità, viene revocata.-

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  8. Gentile Dott. Censori
    Ho un'invalidità civile al 50% per aritmia ipercinetica ventricolare sinistra.
    Da un anno ho tosse cronica e pare si stia accertando un asma bronchiale, nel caso venisse diagnosticato si può alzare la percentuale d'invalidità?
    Inoltre, molti medici mi hanno detto che la percentuale datami per il problema cardiaco è bassa, come si può far rivedere e spiegare la cosa alla commissione? Tenga presente che sono passati 10 anni.

    La ringrazio
    Cordiali Saluti
    Sara

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    1. Ciao Sara!
      Ti consiglio di consultare il tuo medico di famiglia per verificare se ci sono i presupposti per presentare una domanda di aggravamento, cioè per richiedere un aumento della percentuale di invalidità, in quanto solo lo stesso può provvedere per l'invio all'INPS della relativa certificazione per via telematica.-

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  9. Buonasera dottor Censori sono Maria, ho una domanda forse un po' strana da farle. Ho 52 anni sono vedova, disoccupata, e percepisco €500 di pensione di reversibilità. Dal punto di vista fiscale attualmente sono incapiente, sono invalida al 80%. Non ho diritto all'assegno ordinario di invalidità perché non ho i 3 anni di contributi versati negli ultimi 5 però ho "sfruttato" l'invalidità per iscrivermi all'università a costo quasi Zero. Sto iniziando a studiare adesso il primo esame dovrei darlo l'anno prossimo a febbraio. Vorrei sapere se nelle mie condizioni c'è qualche bonus da richiedere, o se sperando di trovare lavoro Esistono delle facilitazioni. Grazie

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    1. Ciao Maria!
      Ogni tipo di bonus è legato alla situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare quindi devi richiedere la certificazione ISE-ISEE e in base al risultato potrai verificare se potrai richiedere un qualche bonus.-

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  10. Salve volevo un chiarimento in merito all’obbligo o meno dell’Insegnante di sostegno.
    Mio nipote ha un piccolo problema nella comunicazione ed apprendimento. Frequenta una Logopedista e fa delle terapie. Per questo percepisce anche l’indennità di frequenza.
    Considerata che la situazione non è grave mia sorella ha preferito in questa fase NON richiedere l’insegnante di sostegno.
    La scuola le ha comunicato che è venuta a sapere (Da parte dell’INPS ma mi sembrerebbe strano) che mio nipote percepisce l’indennità di frequenza e che quindi mia sorella sarebbe obbligata a presentare la documentazione in suo possesso e richiedere Obbligatoriamente l‘insegnante di Sostegno altrimenti si provvederà ad una denuncia.
    Premetto che fino a quando la scuola non era a conoscenza che mio nipote percepiva l’indennità di frequenza non ha mai contattato mia sorella per comunicare i problemi di mio nipote e durante i consigli hanno semplicemente detto che il bambino aveva qualche leggera difficoltà ma che ultimamente era migliorato. Appena hanno appreso dell’indennità di frequenza mi hanno quasi minacciato (Forse non tanto per gli interessi di mio nipote ma per salvaguardare qualche posto di lavoro e quindi rischiare una pluriclasse) Quest’ultima cosa mi potrebbe dare fastidio e quindi vorrei vederci chiaro.
    Vorrei sapere da voi se esiste effettivamente quest’obbligo e se mia sorella è obbligata a richiedere l’insegante di sostegno oppure è solo una facoltà del genitore e se potrebbe incidere sul pagamento della prestazione INDENNITA’ DI FREQUENZA. Grazie
    Tonino

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    1. Per legge tua sorella dal momento in cui ha ottenuto l'indennità di frequenza per sua figlia, era tenuta ad informare la scuola frequentata da suo figlio del riconoscimento della stessa.-
      Infatti come dice il nome stesso si tratta di un'indennità legata alla frequenza di una scuola, che tra l'altro tua sorella dovrà documentare rivolgendosi allo stesso istituto, pena la revoca.-
      Per quanto riguarda la richiesta dell'insegnante di sostegno è una scelta dell'istituto scolastico in base a quello che risulta nel verbale di invalidità.-

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  11. Buongiorno dottor Censori, una mia amica settantanovenne ammalata di tumore è stata riconosciuta invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti della sua età legge 509/88 124/98 grave 100%. Ma con questa dicitura ha diritto all'accompagnamento o no? Grazie

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    1. Ciao Maria!
      Purtroppo NO!
      La tua amica non ha diritto all'indennità di accompagnamento, anche se viene riconosciuta grave e invalida al 100%.-

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  12. Le hanno riconosciuto la legge 104 ma comunque non ha parenti, è vedova e non ha figli quindi non c'è nessuno che possa curarla in famiglia

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    1. Ciao Maria!
      In effetti la tua amica avrebbe potuto anche non richiedere la legge 104 visto che nessun familiare può utilizzarla; comunque potrebbe esserle utile a livello sanitario.-

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  13. Buongiorno mio fratello ha un'invalidità dell'80 per cento adesso è stato chiesto l'aggravamento ma non avendo lui un conto corrente postale o bancario e non uscendo di casa per aprirne uno non so come fare.Come amministratore di sostegno io posso farlo aprire o posso fare accreditare la pensione sul mio conto? O posso cointestare il mio? Grazie

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    1. Per poter aprire un conto corrente a persona “amministrata”, è necessario che ci sia l’autorizzazione del Giudice Tutelare.
      Pertanto, l’amministratore di sostegno deve presentare al giudice tutelare un’istanza per essere autorizzato all’apertura del rapporto e alla gestione del conto. Una volta che ti sarà presentata l’autorizzazione del magistrato, potrai provvedere all’apertura del conto vincolato intestato all’amministrato e collegato all’amministratore di sostegno.–

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  14. Grazie mille per i suoi chiarimenti

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  15. Buonasera Sig. Gianfranco. Mi rivolgo a Lei per un quesito molto semplice. secondo Lei è regolare che un comune, Formia in provincia di Latina, a domanda di uno stallo di sosta personalizzato con targa per disabili, ha risposto in maniera negativa, in quanto in contrasto con i requisiti stabiliti in una ordinanza dirigenziale del 2018.Tale ordinanza in concreto prevede che il richiedente abbia una invalidità del 100% e che il disabile abbia la necessità per i suoi spostamenti all'esterno dell'autovettura che lo accompagna, dell'uso della carrozzella. La persona che ha fatto richiesta è invalida all'80% dal 2002 e riconosciuta affetta da handicap grave ai sensi dell'art. 3 comma 3 della L. 104/92, con difficoltà di adattamento all'ambiante e difficoltà di adattamento alle situazioni lavorative. Ad oggi la situazione è aggravata da terapia con ossigeno H24 da tre anni e insufficienza respiratoria cronica con dispnea da sforzi lievi con deficit ostruttivo molto grave(fev 34%) in aggravamento. In attesa di inoltrare domanda di aggravamento per l'invalidità, Lei pensa che possa io insistere con il comune per ottenere un posto auto personalizzato vicino casa? Grazie per la pazienza e scusi la lungaggine.


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    1. Purtroppo NO!
      E' necessaria una domanda di aggravamento in seguito alla quale il nuovo verbale attesti le patologie aggiornate della persona invalida.-

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  16. Grazie Sig. Gianfranco della cortese risposta del 23.02.22 alle 15:46. Il suo "Purtroppo NO!" devo ritenerlo riferito alla domanda finale da me postaLe? Per quando riguarda, invece la prima parte e cioè l'ordinanza dirigenziale che rilascia lo stallo solo ai richiedenti che sono in carrozzella Lei pensa sia giuridicamente corretta? Nessun medico ad oggi ha ritenuto necessario l'uso della carrozzella, pur in presenza della situazione che le ho descritto, riportandola pari pari da un certificato dello specialista. Grazie ancora e buon lavoro. Pierre

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    1. Le ordinanze, sono provvedimenti tipici per mezzo delle quali il sindaco, nella sua funzione di capo dell'amministrazione locale e di ufficiale di Governo, fa sorgere, in capo a uno o più soggetti, un determinato obbligo di fare o di non fare, pena l'applicazione delle sanzioni in essa stessa previste e non sono quindi contestabili.-

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  17. Salve, sono un invalido civile e volevo chiederle quanto tempo deve passare tra una domanda di aggravamento e l'altra. Per un sopravvenuto peggioramento di salute , si può fare domanda di aggravamento a distanza di qualche mese? Grazie

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    1. Nel caso si verifichi un peggioramento delle condizioni di salute la persona disabile può fare richiesta di nuovo accertamento sanitario presso la Asl di residenza, per ottenere una valutazione dell’invalidità maggiore di quella riconosciuta dalla Commissione medica in seguito alla prima visita.
      E' consigliabile attendere almeno 180 giorni dalla data di presentazione della precedente domanda ma il termine non è tassativo.-

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  18. Salve, non lavoro dal 2016 a causa di problemi di salute , da poco mi è stata riconosciuta un invalidità del 74%, ho diritto all'assegno di invalidità.Grazie . Pippo

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    1. ASSEGNO MENSILE DI ASSISTENZA:
      L'assegno mensile spetta ai mutilati e invalidi civili di età compresa tra i diciotto e i sessantacinque anni, nei cui confronti, in sede di visita medica presso la competente commissione sanitaria, sia stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa in misura non inferiore al 74% (invalidi parziali), che siano incollocati al lavoro, si trovino in stato di bisogno economico, siano cittadini italiani e abbiano la residenza in Italia.
      Età compresa fra i 18 e i 67 anni di età;
      Essere cittadino o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
      Avere il riconoscimento di un'invalidità dal 74% al 99%;
      Disporre di un reddito personale annuale che rientri nei limiti di Euro 4.931,29.-
      Non svolgere attività lavorativa;
      Con un'invalidità al 100% il limite di reddito sale a 16.982,49 euro.-
      L'assegno è incompatibile con l'erogazione di altre pensioni di invalidità erogate da altri organismi (es. INPS, INPDAP ecc.) . È inoltre incompatibile con pensioni di invalidità di guerra, lavoro e servizio. Al compimento dei 65 anni di età, la pensione viene trasformata automaticamente in assegno sociale, con i limiti di reddito dell'invalidità civile, e l'importo aumenta per diventare quello dell'assegno sociale.-
      Importo 2022: Euro 291,69 per 13 mensilità.-

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  19. Buongiorno Dottore, mi chiamo Massimo ed ho 70 anni. Nel 2015 mi è stata riconosciuta dall'INPS una invalidità del 80% e una pensione di inabilità. Nel 2018 ho maturato i contributi per la pensione di vecchiaia e ho rinunciato all' inabilità. Quest'anno a maggio mi è venuto un ictus e il fisiatra nel suo referto ha riconosciuto una disabilità di tipo 2., La mia domanda è : alla base di quanto descritto, posso richiedere la pensione di invalidità? Grazie

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    1. Ciao Massimo!
      Purtroppo NO!
      Una volta che si è raggiunta l'età pensionabile, attualmente 67 anni, non sono più previste pensioni di invalidità, ma solo l'indennità di accompagnamento, ovviamente se ci sono i requisiti di legge.-

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  20. salve dottore, sono invalido civile al 46/% e volevo fare l'aggravamento , nella stessa domanda posso richiedere sia l'aggravamento per un eventuale assegno 74% che il collocamento mirato. grazie . Lucio

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    1. Ciao Lucio!
      SI!
      Nella domanda di aggravamento puoi richiedere sia l'aumento della percentuale di l'invalidità civile che la 104 che il collocamento mirato; ovviamente il tutto deve risultare dal certificato medico telematico.-

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  21. Dottore una domanda ,io ho una invalidità del 67 per cento e tra poco dovrò fare un' altra visita , credo che aumenterà l'invalidità , ma non è questo il punto, se dovrei entrare come disabile nell' Hotel dove lavoro (chiaramente se ne sono accorti tutti faccio il par time e non ho più responsabilità di nessun genere purtroppo.) Sarebbe conveniente per me ? per l'albergo che mi assume ? ribadisco che è un lavoro stagionale ,e che sono iscritto all'ufficio collocamento lavoro mirato

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    1. E' conveniente per te per il fatto che saresti assegnato solo alle mansioni compatibili con la tua patologia, mentre il datore di lavoro sarebbe coperto per la percentuale di invalidi prevista dalla legge.-

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  22. Dottore sono senza parole, circa 2 anni fa ho fatto richiesta per assegno ordinario di invalidità quello con i contributi fatto domanda inps mi chiamo io porto le visite di due anni prima ,ho sbagliato comunque alla fine mi bocciano la domanda. Chiaramente in questi due anni avendo una malattia neurodegenerativa sono peggiorato, stavolta ho fatto le visite poca prima fare il ricorso all inps con l'avvocato che ha fatto un ricorso. e il giudice alla fine incarica un medico legale .stamattina vado dal medico legale mi fa qualche domanda non mi visita ,mi chiede conferma del nome e titolo di studio, rispondo diploma professionale , mi chiede se oltre il barman io abbia fatto qualche altro lavoro io rispondo no.
    Mi dice sarò chiaro con te si vede che non stai bene e hai dei problemi ma il tuo problema è il diploma la legge dice che io potrei trovare un lavoro differente dal mio .Io rispondo se avevo la quinta elementare che cambiava ?eri apposto farò il possibile per trovare col giudice un alternativa per te ,a livello umano si ma la legge ? io sono senza parole purtroppo andare via dall'Italia non mi viene facile, ho bisogno di cure continue ma vivere in questo Paese lo sconsiglio

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    1. Spesso fare ricorso significa fare causa all'INPS e bisognerebbe quindi pensarci molto bene prima di seguire questa strada e valutare se ci sono altre opzioni possibili.-
      Infatti se tu ti fossi rivolto a un patronato magari ti avrebbero consigliato di presentare una nuova domanda di assegno ordinario invece di fare ricorso alla precedente respinta o un altro iter burocratico da seguire.-

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    2. Mi sono rivolto al patronato , ma purtroppo causa malattia e corona virus non arrivavo più ad avere i tre anni di lavoro su cinque quindi sono stato costretto non avendo più possibilità, e credo che non ci arriverò più ai contributi perchè il lavoro e sempre meno per Ho preso un avvocato ha visto la mia cartella clinica ma non mi ha chiesto titoli di studio .Dottore non capisco se avevo un diploma scientifico o classico o megliio ancora la terza media tutto apposto , un semplice diploma professionale mi può creare tutti questui danni

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    3. Uno dei requisiti previsti dalla legge per il diritto all'assegno ordinario di invalidità è il seguente:
      "'infermità fisica o mentale, accertata dal medico dell'INPS, che provochi una riduzione permanente di due terzi della capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle attitudini del lavoratore".-
      E' sull'interpretazione di questo requisito che gli avvocati disquisiscono e se ci pensi bene il titolo di studio conta perché teoricamente con un diploma potresti ancora lavorare "tranquillamente" senza aver bisogno di pensioni anticipate.-
      Ovviamente l'INPS ha interesse a non pagarti l'assegno ordinario di invalidità se la legge gli e lo permette.-

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  23. Grazie dottore molto gentile come al solito, ma anche se ho un misero diploma professionale non posso fare nulla. Loro lo sanno bene , non potrei neanche lavorare in un call center avendo problemi nel parlare e anche nello scrivere una malattia neurodegenerativa ti sconvolge tutto. Dottore la ringrazio ancora per il suo tempo. Io penso solo alla mia vita che è cambiata , e se oggi ho ancora forza per camminare e parlare devo ringraziare il mio dottore da sette anni mi segue con costanza, ho fatto vedere che tutto quello che prendo è a pagamento , ma a loro interessa poco ,essendo una malattia rara non esiste cura quindi non mi danno niente.

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    1. Purtroppo a questo punto non puoi fare altro che attendere la sentenza e verificare con il tuo avvocato se eventualmente puoi presentare un ricorso alla stessa.-

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  24. Volendo aprire un conto di base presso un qualsiasi istituto di credito, a cosa fà riferimento la dicitura: Gratuito per i pensionati che percepiscono un trattamento pensionistico fino a € 18.000 annui lordi?
    Nello specifico, se il pensionato percepisce oltre alla pensione di anzianità anche una indennità di invalidità civile, bisogna tenere conto di entrambe le prestazioni o solo della pensione di anzianità poichè l'invalidità civile viene considerata un reddito esente?

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    1. La pensione di invalidità e l'indennità di accompagnamento non costituiscono reddito quindi non rientrano nel calcolo del reddito lordo.-

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    2. Quindi se il pensionato con la sola pensione di anzianità non raggiunge i 18.000 €, pur percependo anche una quota di invalidità civile, può aprire questa tipologia di conto corrente?

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    3. SI!
      Fa fede il 730/ Modello Unico o il CUD se non si presenta la dichiarazione dei redditi.-

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  25. L' invalidità civile è soggetta a rinnovo?

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    1. A volte si e a volte no, dipende da caso a caso, e comunque viene indicato nel verbale di invalidità se è prevista una revisione o no.-

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  26. Buongiorno, volevo gentilmente porre una domanda, nel caso di persona disabile, in Rsd, e quindi, ricoverata in struttura accreditata con Regione Lombardia, la retta totale, è ripartita tra la quota corrisposta da Regione Lombardia (quota sanitaria) e la quota a carico dell'utente, (quota alberghiera), l'utente non presenta Isee quindi la parte di competenza a carico dell'ospite, è pagata in misura piena, la struttura ospitante, non ha mai richiesto il cambio di residenza del disabile, tale obbligo non è indicato nel contratto di ingresso, nel regolamento, e neppure nella carta dei servizi dell'rsd , la struttura si trova nello stesso Comune di residenza del disabile, tuttavia, come è giusto che sia, il disabile è effettivamente domiciliato presso la struttura, il Responsabile Sanitario della struttura interpellato al riguardo, informa che non vi è obbligo di legge per il cambio di residenza e che tale situazione può rimanere anche per gli anni a venire, non essendo ostativa o pregiudizievole per l'ottenimento dei contributi pubblici pagati da Regione Lombardia a carico dell'ospite (quota sanitaria), a condizione che, il disabile sia residente in Lombardia, possiamo stare tranquilli che non vi siano problemi in futuro con Regione Lombardia per la quota versata a favore del disabile?
    In caso di contenzioso sarebbe responsabile credo, la struttura ospitante e non il disabile. è corretto?
    Ringrazio..

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    1. La legge non impone il cambio di residenza, ma consente alle strutture assistenziali di farlo, anche perché per i centri convenzionati entra in gioco la possibilità di ricevere i finanziamenti pubblici. Di conseguenza, se la casa di riposo chiede come requisito il cambiamento della residenza non è possibile esonerarsi, se non rivolgendosi ad altre strutture.-

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  27. Risposte
    1. Buongiorno, a chiusura della discussione precedente circa l'obbligo o meno della residenza in RSD, la struttura accreditata, informa che per avere diritto al contributo Regionale della quota sanitaria il disabile deve essere residente in Regione Lombardia, poco importa ed è del tutto ininfluente se risiede a casa, oppure in RSD, quindi in questo caso specifico ritengo che non vi siano problemi.
      Grazie.

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  28. Buongiorno, nel caso di reiezione per motivi sanitari dell'assegno ordinario di invalidità, da parte di Inps, tale rifiuto può incidere sull'invalidità civile già acquisita?
    Ossia, se non viene concesso l'assegno, ti possono togliere l'invalidità?
    Grazie.

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    1. NO!
      Si tratta di due questioni separate, quindi la percentuale di invalidità rimane comunque, ovviamente fino all'eventuale revisione se prevista dal verbale.-

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  29. Buongiorno, qualche anno fa fui riconosciuto invalido nella misura del 46% e sottoposto ad intervento di protesi all'anca, non ho nessun problema a deambulare e conduco una vita del tutto normale, ovviamente non posso sollevare pesi consistenti e rimanere tante ore in piedi.
    Nei rinnovi di patente susseguiti negli anni, il medico dell'Asl non mi chiese della mia invalidità, che ho sempre ritenuto consultabile negli archivi Asl di cui lo stesso medico fa parte, per cui siccome non mi fu mai posta domanda specifica, non feci mai menzione.
    Avrei forse dovuto informare della problematica di salute?
    Dovrei chiedere di sottopormi a visita esponendo la mia invalidità?
    Oppure al prossimo rinnovo devo farlo presente?
    Grazie

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    1. Al prossimo rinnovo della patente puoi anche informare il medico della ASL della tua invalidità, ma se non hai problemi per la guida è ininfluente.-

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  30. Dottore fortunatamente ho vinto il ricorso con l'avvocato all INPS ho un invalidità del 74 per cento , anche se la domanda invalido civile superando di poco le 5700 annue , non mi danno l'indennizzo. Il ricorso lo fatta sulla invalidità ordinaria IO ho vinto da qualche mese, ma ancora on mi hanno pagato . La mia domanda avendo pareri discordanti riguarda la naspi lo so che non sono cumulabili, ma a tanti posti leggo che per i due mesi che mi toccherà dovrò lavorare tre mesi par time tutto qui e credo di prendere poco non ho molti contributi.
    Posso decidere cosa prendere ?il sindacato dove vado mi ha detto che non si può fare. A me non risulta non esiste una legge qualcosa che potrei mostrare se ho ragione ? Grazie

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    1. La durata della NASPI è pari alla metà del periodo lavorato ed è pari al 75% della retribuzione percepita ed è alternativa all'assegno ordinario di invalidità.-

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  31. Buongiorno, ho sentito in tv che dal primo di luglio 2024 cambierà qualcosa sulla legge 104.Ma per chi già ne è in possesso come me senza rivedibilità, rimane tutto uguale?. Oppure devo fare nuovamente la visita? Grazie è buona giornata.

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    1. Per chi è già in possesso della legge 104 senza revisione non cambia nulla.-

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  32. Ciao Milly!
    In caso di separazione è il giudice che stabilisce con una sentenza quale coniuge deve rimanere in casa e quale deve invece andarsene anche se è comproprietario della casa.-
    Di solito il giudice da la precedenza al coniuge più debole che in questo caso è la persona invalida; è probabile quindi che la casa venga assegnata al marito che avrà quindi la possibilità di essere assistito dalla madre.-

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  33. Grazie Dott.Gianfranco Censori ,ma mi è venuto un dubbio forse intendeva dire che la casa potrebbe essere assegnata al Figlio,/ non al marito/
    Il figlio ha 40 anni, inoltre il marito vuole vendere, La moglie no, per non destabilizzare il figlio malato e spesso ricoverato.
    Li sarà il giudice come sostiene lei, però è come sostengo io voleva scrivere affidata Al figlio grazie se mi conferma
    Purtroppo è un caso dì una mia cugina che abita a Palermo, può indicarmi qualche sede per i diritti dei disabili
    Grazie sempre
    Buona serata e buona continuazione per la vostra esperienza che mi ha sempre aiutato a risolvere anche casi miei

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  34. Ciao Milly!
    Mi pare che la situazione sia piuttosto complicata, in quanto i genitori non sono d'accordo sul da farsi, a mio avviso sarebbe quindi il caso che vengano contattati da tua cugina i servizi sociali del suo comune di residenza che saprà consigliarla e se necessario assisterla per il meglio.-

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  35. I suoi consigli sono importanti, già interpellati , grazie sempre di tutto.

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  36. Salve Dott Censori, eccomi a lei per un suo prezioso consiglio. Sono disabile 100% con problemi di deambulazione e percepisco una pensione d'invalidità che al compimento del 67esimo anno si è trasformata in assegno sociale. La mia domanda vuole essere :per fare richiesta di accompagno qual'è l'iter da seguire? Rifacendo una nuova richiesta la percentuale dell'invalidità riparte da zero? Attendo riscontro e ringrazio fin d'ora per il tenpo che vorrà dedicarmi. Saluti Giuseppa.

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  37. Gent/mo Dott. Censori,
    sono un disabile con legge 104 che usufruisce di 3 giorni mensili di permesso rettributi. Mi è stato detto che potrei chiedere 2 ore di permesso al giorno in quanto il mio orario di lavoro giornaliero è di ore 6,40 per 6 giorni. Vorrei sapere se in questo caso le ore mensili rettribuite sarebbero 48. La ringrazio per la risposta.
    Giovanni

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    1. Ciao Giovanni!
      Calcolo permessi legge 104 su base oraria!
      Orario normale di lavoro settimanale : numero dei giorni lavorativi settimanali) x 3 = ore mensili fruibili.
      (38,40 : 6 = 6,40 x 3 = 19,20 ore mensili fruibili).-

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